Nel 1966, lo scienziato
del M.I.T. Joseph Weizenbaum diede gli ultimi ritocchi ad un programma che aveva chiamato ELIZA,
dal personaggio di Eliza Doolittle nel Pigmalione di Shaw. Il programma
permetteva all'utente di digitare una frase sulla tastiera, senza restrizioni di contenuto
o grammaticali, a cui il computer rispondeva con una propria frase, generalmente
appropriata. Ad ELIZA seguì una versione più specializzata del
programma, a cui venne dato il nome DOCTOR, che impersonava uno
psicoterapeuta e rispondeva a tono alle domande del paziente. Sulla falsariga del
programma di Weizenbaum ed a seguito delle polemiche da esso generate, un altro
ricercatore, Kenneth Colby, scrisse un programma chiamato PARRY, che
simulava il comportamento inverso, ovvero quello di una persona sofferente di schizofrenia
paranoica. Tutta questa serie di programmi, chiamati Q/A (Question Answering), hanno il
difetto di essere in grado di rispondere solo a domande sul loro dominio di
competenza. Un tipico esempio di programma Q/A è rappresentato da S.I.R.
(Semantic Information Retrieval) di Bertram Raphael, ed è del 1964 (!). Un altro di
questi programmi specializzati, SHRDLU, fu scritto nel 1971 da
Terry Winograd ed era ristretto al mondo delle forme geometriche. A questo seguirono LSNLIS
di Woods che rispondeva a domande sui campioni di roccia portati dalla Luna dagli
astronauti dell'Apollo 11, PLANES, di Waltz che rispondeva a domande
sulla difesa aerea americana ed argomenti correlati, LUIGI di Scragg che
rispondeva a domande relative alla preparazione di cibi, GUS di Bobrow
che faceva la parte di un commesso viaggiatore. Và citato inoltre lo scrittore di
frasi di Sheldon Klein, primo rudimentale tentativo di comporre automaticamente
un testo narrativo. Ed ora ecco a voi Shakespeare, di Riccardo
Francavilla, che scrive automaticamente racconti, saggi e poesie...